Dall’abbinamento moda- chirurgia estetica e plastica, nascono i c.d. tessuti intelligenti, nuova frontiera per le case di moda che intendono associare al piacere ottico provocato da un capo di alta moda anche un beneficio fisico, di tipo estetico.
Allora, dopo il leggings anti-cellulite, gli abiti che segnalano patologie mentali e i jeans che alzano i glutei, l’ultima ritrovata sono i tessuti che rilascianosulla pelle ossido di rame.
Il rame ossidato, secondo la creatrice , ha un effetto ringiovanente e benefico sulla pelle: il rame stimola la produzione di emoglobina, collagene, melanina ed elastina, pertanto rende la pelle più luminosa ed elastica. L’azienda americana che ha creato questo tessuto ‘anti-età‘, ha preso spunto dal settore della cosmesi in cui, l’impiego del rame avviene già da tempo.
La produzione di questi materiali è diventata resa famosa nell’agosto 2010 quando, l’azienda americana produttrice, ha consegnato calze speciali ai minatori cileni che rimasero imprigionati in miniera per 69 giorni grazie alle quali gli uomini si sono protetti dall’umidità e hanno evitato infezioni fungine.
L a notevole popolarità conquistata da questo tessuto tra le donne, che lo vedono come una valida alternativa al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare i segni del tempo, non è servita ad evitare loscetticismo degli esperti Usa secondo i quali, non ci sarebbero studi che dimostrino che il rame contenuto nei tessuti fa ringiovanire agendo sull’ iper-pigmentazione della pelle.
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