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mercoledì 31 luglio 2013

LA STORIA DELLA CHIRURGIA ESTETICA

INDIA-EUROPA-AMERICA......IL LUNGO PRCORSO


ORIGINI...........

È in India che si fa risalire la pratica chirurgia estetica: nei testi sacri, i Veda vi sono riferimenti espliciti a tentativi di innesti cutanei per fini ricostruttivi. Era infatti pratica usuale l'amputazione del naso in seguito alla trasgressione di alcune leggi, e al tradimento del proprio marito da parte della donna. La tecnica utilizzata, definita per l'appunto metodo indiano, consisteva nel taglio di un lembo cutaneo sulla fronte del soggetto che veniva poi ruotato e modellato per costruire prima la punta del naso per poi dare spessore alla zona in prossimità delle ossa nasali. Il Sushruta Samhita, documento del chirurgo indiano Sushruta, è da considerarsi il primo vero trattato di chirurgia estetica. In esso, il medico descrive la ricostruzione dell'orecchio prelevando un lembo di guancia da inserire nella zona da ricostruire, con una procedura analoga alla ricostruzione nasale.
In Grecia, nel Corpus HippocraticumIppocrate fa riferimento a deformità e malformazioni del volto, citando tecniche ricostruttive derivanti proprio dall’India.
Nell’antica Roma poi, due dei più grandi medici del tempo, Galeno e Celso, si interessarono di ricostruzioni a fini estetici, tra cui correzioni del labbro, interventi alle orecchie e al naso.
Con il crollo dell’impero romano la chirurgia, applicata nei campi di battaglia e sui gladiatori, ebbe una fase di stallo.
Fu nell’XI secolo, grazie all’intensificarsi dei rapporti tra Oriente e Occidente, che si avviò un sincretismo culturale che diede grandi risvolti in ambito medico. L’arrivo degli arabi nella penisola portò con sé anche l’arte e le tecniche mediche da loro praticate. La Scuola salernitana è forse da considerarsi l’esempio più emblematico di questo periodo di fusione del sapere medico arabo, latino, greco ed ebraico.
In questa fase la pratica medica era affidata alla classe religiosa. Erano i chierici coloro che si dedicavano a salassipurgheascessi, rifacendosi all’antico spirito di carità, che in prima cosa doveva essere materiale. A partire dal XIII secolo però, al clero fu impedito di praticare l’arte chirurgica, ritenendo che quest’attività distogliesse i religiosi dalle loro pratiche quotidiane. Il Concilio di Reims del 1131 sancì ufficialmente questo impedimento, ribadito nuovamente da Innocenzo III con l’editto del 1215. La proibizione dell’attività chirurgica era dovuta in parte anche alla considerazione sociale che questa pratica aveva: in un bando di Firenze del 1574 venne stilata una scala gerarchica dei mestieri, in cui il chirurgo occupava uno dei gradini più bassi. Un altro motivo di rifiuto dell’attività chirurgica a fini ricostruttivi era dovuto al fatto che molti interventi di ricostruzione nasale andavano a coprire un comportamento sessuale immorale: uno dei segni dellasifilide infatti, era proprio la deturpazione del naso.
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lunedì 29 luglio 2013

LEGGENDE O STORIE VERE?

leggende o storie vere?

Da che mondo è mondo, sin dagli albori della civiltà i capelli sono sempre stati presi in grandissima considerazione dall’uomo e ancora di più dalla donna. Dai ritrovamenti di alcune tombe risalenti all’antico Egitto, ai tempi dei Faraoni, emerge quanto fosse importante la cura dei capelli per le dame di corte. Sono state trovate anfore contenenti olio di lino mischiato con olio di oliva e anfore contenenti radice saponaria, che queste signore dell’epoca usavano per la bellezza e l’igiene dei loro capelli, mentre le donne di ceto sociale più modesto usavano la cenere di legna per lavarsi i capelli.

Nell’antichità una bella, folta e rigogliosa capigliatura significava, con ogni probabilità, essere un uomo forte, ben nutrito e potente; si pensi alla storia di Sansone alle prese con Dalila; Sansone che da uomo fortissimo si vede diventare, dopo un taglio di capelli, un uomo dalla forza modesta, uno qualunque.
capelli e potere della magiaIl potere dei capelli! Nel Medioevo i capelli erano considerati come la propaggine esterna dell’anima tant’è vero che venivano usati con grande abbondanza nelle pozioni magiche che maghi e fattucchiere preparavano per gli usi più svariati.
Nessuno abbandonava mai i capelli caduti o taglati ed ognuno assumeva con gran serietà il compito di bruciarli sul fuoco affinché non cadessero in mani poco amiche, perché allora si credeva che attraverso i capelli si potessero perpetrare malefici e infliggere il temutissimo malocchio.

Col passare del tempo i capelli, legati in piccole ciocche da nastri multicolori, divennero un dono e un pegno d’amore da elargire all’amato, che li custodiva fino alla morte gelosamente riposti in piccole teche, splendide e preziose. Si dice che il Duca di Brabante, Guglielmo IV, ne conservasse oltre 300.
capelli come ricordo e pegno d'amore
Nel Settecento i capelli divennero, da un punto di vista estetico, “materiale plastico” per creare le più fantasiose e opinabili acconciature; l’acconciatura doveva stupire i parrucchieri dell’epoca. Sfortunatamente il più delle volte il “trattamento” a cui sottoponevano i capelli dei clienti li privava ancora in tenera età delle loro chiome! Ecco inventata la parrucca che era di gran moda e che tutte le persone bene dell’epoca indossavano. La povera gente vendeva i capelli sani perché i “parrucconi” (così venivano chiamati i portatori di parrucca) continuassero a stupire i loro amici alle feste che a quei tempi duravano giorni e giorni.

Il Settecento fu anche detto il Secolo dei Lumi perché la ricerca scientifica prese impetuosamente piede; per restare in tema di capelli, in quel periodo che fu scoperto l’igrometro nel quale veniva inserita una piccola treccia di capelli di uguale spessore; questi capelli, quando il clima era secco, cedevano all’atmosfera parte dell’acqua che contenevano facendo spostare una lancetta che misurava l’escursione termica; quando il clima era umido viceversa accadeva il processo inverso e la lancetta si muoveva in direzione opposta.
capelli parrucche e parrucconi
Un secolo più tardi, i medici si erano trasformati da barbieri-chirurghi in seri professionisti. Nelle visite a cui sottoponevano i loro pazienti non omettevano mai di sottoporre i capelli a un attento “esame” e, a quegli attenti osservatori, i capelli sapevano comunicare una serie di informazioni sulle fasi di incubazione di alcune malattie, sull’evoluzione degli stessi nelle fasi acute, sulla mancanza nell’organismo di sostanze indispensabili a una corretta alimentazione dei capelli.
capelli esami, diagnosi, medici e test del capelloOggi con l’avvento della medicina moderna che ha a sua disposizione gli esami diagnostici miratimedici dermatologi e specialisti dei capelli sono in grado di valutare molto più accuratamente le condizioni di salute del cuoio capelluto.

Affidarsi a dei professionisti per chi oggi soffre di un problema di caduta dei capelli significa proteggere non solo la salute dei capelli ma anche la propria salute psicologica. Oggi più che mai è opinione universalmente accettata che l’uomo che possiede una bella capigliatura sia più piacente e più virile di un uomo calvo o semicalvo. Un uomo con pochi capelli generalmente viene percepito come dimesso, fragile, poco desiderabile.
Non parliamo poi delle donne, per le quali i capelli, secondo sondaggi sul cambiamento dei costumi in occidente, sono di gran lunga al primo posto come fattore di bellezza. La maggioranza di loro rinuncerebbe volentieri al trucco quotidiano in cambio di una capigliatura folta e luminosa. Oggi che la donna e l’uomo sono cittadini di pari considerazione, oggi che non esistono quasi più ruoli femminili o maschili, l’importanza di una bella chioma emerge per tutti con la stessa importanza.
capelli esami, diagnosi, medici e test del capello
Attualmente esistono prodotti adatti a prendersi cura dei capelli; ciò che serve perchè vengano usati secondo le giuste modalità (proprietà, tempi, dosaggi) è la consulenza professionale di esperti con esperienza e competenze specifiche nel settore della tricologia.
Non ci si improvvisa esperti di capelli dall’oggi al domani. Gli Istituti Tricologici giusti offrono assistenza di carattere psicologico, perché oltre ad avere dei risultati tecnici la persona che perde, o che ha perduto importanti quantità di capelli, deve imparare a “gestire” il problema, affrontandolo con calma e determinazione.

Rassegnarsi a perdere i capelli non ha senso se esistono rimedi che possono, per lo meno, contenere e ritardare di anni la caduta. Educare chi perde i capelli a trattare in modo corretto il proprio cuoio capelluto è il primo passo per contrastarne la caduta; infatti è estremamente raro che si verifichi undefluvium capitis, su un cuoio capelluto pulito e in buone condizioni di salute, con il suo mantello acido-idro-lipidico perfettamente equilibrato. Ricreare un habitat ideale creerà le premesse per una drastica diminuzione dell’anormale caduta dei capelli.
 

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domenica 28 luglio 2013

LA PRIMA COLAZIONE

BUON GIORNO DA SMERAGLIA STYLE


Uno studio della Harvard School of Public Health di Boston pubblicato sulla rivista “Circulation” e che Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ritiene valga la pena diffondere anche nel Nostro Paese, ha stabilito che gli uomini che saltano la prima colazione regolarmente hanno un rischio maggiore di infarto rispetto a coloro che mangiano il pasto. Sulla scorta del fatto che saltare la prima colazione regolarmente è legato a fattori di rischio cardiaci come l’obesità, la pressione alta e colesterolo alto, i ricercatori statunitensi hanno cercato di vedere se aumentano le probabilità di subire un attacco di cuore nel corso del tempo. Non è chiaro, però, se è il momento o il contenuto della prima colazione che potrebbe aiutare a proteggere contro i problemi di salute.
Secondo l’autore principale dello studio, Leah Cahill, un canadese vincitore di un dottorato di ricerca in nutrizione “il vecchio adagio che la colazione è il pasto più importante della giornata può essere vero, perché abbiamo anche esaminato altri pasti, come il pranzo e la cena e tempi di spuntini, e la colazione era l’unico pasto per il quale abbiamo notato una associazione”.
L’equipe di Cahill ha analizzato i dati del questionario alimentare e le conseguenze sulla salute da 16 anni su 26.902 operatori sanitari di sesso maschile di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Gli uomini che hanno saltato la colazione avevano un rischio maggiore del 27 % di patologie coronariche rispetto agli uomini che hanno regolarmente mangiato il primo pasto.
L’aumento del rischio non è eccezionalmente elevato. Ma dal momento che l’attacco di cuore è la più comune causa di morte e di malattia, Cahill ha specificato che se tutti abbiamo consumato la prima colazione regolarmente allora potrebbe significare un impatto positivo sulla salute pubblica. Durante la ricerca, 1.572 degli uomini aveva avuto un primo evento cardiaco come ad esempio un attacco di cuore. Cahill ha detto che l’associazione tra saltare la prima colazione e la malattia cardiache ha retto nel loro modello anche dopo aver considerato il fatto che gli uomini che hanno dichiarato di non mangiare la prima colazione sono stati anche più propensi a fumare, bere e ad essere meno attivi fisicamente rispetto a quelli che ha fatto mangiare la pasto del mattino.
Nel sonno, il corpo entra in una modalità di protezione attraverso il rilascio di insulina e colesterolo e aumentando la pressione sanguigna. Se il digiuno non è rotto al mattino, potrebbe, nel corso degli anni, mettere a dura prova il corpo e portare potenzialmente a malattie cardiache. I ricercatori hanno precisato che “Non sappiamo se è il momento o il contenuto della colazione che è importante. Probabilmente entrambi,” ha dichiarato Andrew Odegaard, un ricercatore dell’Università del Minnesota che ha studiato un legame tra il saltare la prima colazione e i problemi di salute come l’obesità e la pressione alta. “In generale, le persone che fanno colazione tendono a mangiare una dieta più sana”, ha aggiunto.
Cahill, che è anche un dietista, sostiene la raccomandazione della Guida alimentare del Canada che invita a fare colazione ogni giorno, circostanza che, peraltro, non è presente nella versione americana.
Il ricercatore predilige una tazza di cereali integrali per la prima colazione con noci tritate e frutta con i tipi di latte e yogurt variabili.



GRASSI OMEGA CI AIUTANO......

Integratori alimentari a base di grassi omega contro l’occhio secco


L’integrazione alimentare quotidiana con una combinazione di tre acidi   – il GLA, l’EPA e il DHA – per sei mesi e’ risultata efficace nel miglioramento dei sintomi di irritazione oculare che caratterizzano il disturbo dell’occhio secco. E’ la scoperta di una nuova ricerca promossa dal Baylor College of Medicine e dal Virginia Eye Consultants pubblicata online su Cornea. omega3 300x199 Integratori alimentari a base di grassi omega contro locchio seccoL’assunzione del mix di  riesce anche ad arrestare la progressione dell’infiammazione correlata alla patologia oculare. Il tema ha testato l’impatto di un contenente acido gamma-linolenico, acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico. Il prodotto somministrato ogni giorno per sei mesi e’ riuscito a diminuire i sintomi di irritazione oculare, a sopprimere l’infiammazione della superficie oculare e a mantenere la levigatezza superficiale della cornea nei  affetti da occhio secco.

venerdì 26 luglio 2013

una persona che piace, piace agli altri.............



smeraglia style 
la nostra e' una filosofia che ti fa vincere....

Possiamo definire la bellezza ed il concetto di bello come tutto ciò che provoca impressione gradevole, ma ricordiamo che neppure Platone riuscì a stabilire un canone di bellezza unico e valevole nei secoli.
Possiamo quindi dire che il concetto ed i canoni della bellezza variano a seconda delle epoche e delle culture differenti, quindi è un concetto mutevole e in continua evoluzione e cambiamento, non è un canone immutabile.
Alcune caratteristiche di bellezza fondamentali comunque sono difficilmente negabili o non riconoscibili, e questo lo possiamo vedere tutti i giorni intorno a noi.

Certo è che il modello estetico che ci viene proposto ai giorni nostri è sicuramente quello televisivo, ovvero legato alle donne e uomini che appaiono in televisione o al cinema (attori, attrici, personaggi dello spettacolo, ecc..).

In ogni epoca si é trovato un concetto diverso di bellezza e questo ha determinato una corsa verso le tecniche più diverse di correzione degli inestetismi, e ovviamente queste tecniche hanno raggiunto, negli ultimi anni, progressi notevoli fino alla personalizzazione della tecnica chirurgica.


Uno dei motivi principali, che spinge molte persone a rivolgersi alla chirurgia estetica è il desiderio di ringiovanire, sia fisicamente che mentalmente.

Infatti con il passare degli anni il nostro corpo va incontro ad un naturale decadimento fisico, i classici segni dell'invecchiamento, e questo invecchiamento può anche essere precoce.

Tale processo influenza non solo il fisico, ma di conseguenza anche la mente, infatti se ci vediamo più vecchi ci sentiamo anche più vecchi.

E' chiaro quindi che il risvolto psicologico è molto importante in questo caso, infatti a fronte di molte persone che convivono benissimo con il loro invecchiamento, ne esistono molte altre che mal sopportano il decadimento fisico, e quindi "invecchiano" anche psicologicamente, sentendosi molto peggio di come in realtà sono.

Ecco allora che la chirurgia estetica, riportando indietro di alcuni anni il proprio aspetto estetico, puòriportare la nostra immagine in equilibrio rispetto all'età che ci sentiamo, aiutandoci ad essere più sereni e sicuri, sia nei confronti di noi stessi sia nei confronti degli altri.
Spesso ad un difetto fisico, grande o piccolo che sia, si accompagna uno stato di insicurezza e spesso di frustrazione.
Infatti, se si convive male con un difetto, ovvero quando questo non viene accettato dalla persona, è facile sentirsi a disagio, sia quando ci guardiamo allo specchio, sia e sopratutto quando ci relazioniamo con le altre persone.

Occorre ricordare che tutti noi, ancor prima che con la voce e le parole, parliamo con il nostro corpo.

L'aspetto fisico è infatti il primo "biglietto da visita" che mostriamo agli altri quando li incontrano; è il nostro corpo, il nostro aspetto ed il nostro fisico a parlare per noi quale primo contatto, a prescindere dalle nostre idee o pensieri.

E' chiaro quindi che alcuni difetti, se non accettati, ci possono far sentire a disagio ed in imbarazzo, ovvero insicuri, sopratutto in mezzo alle altre persone, ed è per questo che rimuovere o eliminare tali difetti può sicuramente influire in modo positivo sulla nostra autostima, aumentando la sicurezza in noi stessi e di conseguenza anche verso gli altri.

Al giorno d'oggi in molti settori, famiglia , lavoro, sentimenti, la competizione è in continuo aumento.
In particolare nel mondo del lavoro sicuramente un aspetto fisico piacevole e armonioso può essere un elemento che aiuta ad essere maggiormente competitivi, nei confronti degli altri.
Sia perchè conferisce una maggior autostima e sicurezza di se stessi, sia perchè si viene meglio accettati dagli altri.

Ed infatti sebbene sia vero che l'aspetto estetico non significa sicuramente che quella persona abbia delle qualità superiori ad un altro, può costituire una "carta in più" in un ambiente competitivo com'è quello del lavoro.

da oggi puoi rivolgerti ad un vero esperto di bellezza,un personal manager che cura la tua immagine.
smeraglia style-tutto il mondo della cura d'immagine intorno a te.
mi.to.style@hotmail.it

ritocchi famosi......

SMERAGLIA STYLE....

Tyra Banks, che perfezione sia!

Tyra Banks, bella, ricca e famosa, con un seno da far invidia!

Che Tyra Banks fosse proprio bella, ricca e famosa questo già lo sapevamo. Ma che la sua bellezza fosse "autentica" ai più qualche dubbio era venuto.
La bella Tyra sembra proprio che si sia sottoposta ad una rinoplastica. Il naso in origine più largo e con la punta poco armonica, ora risulta essere stretto e sottile... un bel naso alla francese.

Un'altro "sospetto" ci è venuto guardando il seno della ex-modella afro-americana. Un decoltè così prorompente d'improvviso a 35 anni d'età sembra poco probabile. Qualcuno giustifica il fatto con un aumento di peso ma a tutto davvero c'è un limite.
Voci di corridoio affermano che Tyra Banks si sia rivolta al suo "chirurgo di fiducia" per aumentare la sua notorietà di petto con una mastoplastica addittiva. E che aumento di seno sia!!!!!



SMERAGLIA STYLE

Kylie Minogue...viso da venticinquenne!!

Dopo Madonna, Demi Moore e Fergie, un'altra bella quarantennne ha confessato di avere un ottimo rapporto con il suo "chirurgo estetico". Di chi stiamo parlando? Ma di Kylie Minogue.

Ai party di Hollywood la bella cantante australiana è apparsa con una pelle liscia ed ultradistesa, insomma sembra caduta nella fontana della giovinezza!

Kylie ha ammesso apertamente di fare uso del botulino per iniezioni anti-rughe, per “rimpolpamenti” alle labbra e zigomi.

Come altre celebrità anche la Minogue ha confessato di ricorrere alla chirurgia plastica, tanto da giustificarsi così: “Che male c’è in fondo a voler restare belle?” Nessuno, ma prima o poi il botox non riuscirà ad arrestare il tempo che passa! O forse sì? Dai risultati sembra proprio di sì!



SMERAGLIA STYLE

Jenna Jameson rifatta.. proprio tutta!

Jenna si è rifatta.. anche lì!

Non è un’esagerazione quando sentiamo dire che la pornostar Jenna Jenson si è rifatta tutta.Tutta vuol dire tutta. Infatti dopo essersi ritoccata senolabbra occhi, corpo, glutei e quant’altro per regalarsi l’aspetto da bomba sexy che tutti i maschi del globo conoscono cosi bene, Jenna, per motivi che preferiamo ignorare, ha deciso di rifarsi… proprio li!

La regina dell'hard ha deciso di dare un'aggiustatina anche alle parti intime perché, a quanto pare, i muscoli cominciavano a cedere e così si è rivolta ad un chirurgo per sottoporsi anche ad un intervento di vaginoplastica.

Sicuramente Jenna Jameson è molto devota al suo lavoro



Jenna Jameson


SMERAGLIA STYLE
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IL TUO CONSULENTE D'IMMAGINE.






giovedì 25 luglio 2013

LE NOSTRE MANI BIGLIETTO DA VISITA DOPO I CAPELLI


SMERAGLIA STYLE CURATORI DELLA TUA IMMAGINE.
La bellezza delle mani attrae la nostra attenzione subito dopo quella del viso e del collo in quanto costituiscono le parti del corpo più scoperte e, quindi, più evidenti.
Le nostre mani sono un bene davvero prezioso: pensiamo a quante cose, a quanti gesti, possiamo compiere con esse nel corso della giornata. Eppure molto spesso le sottovalutiamo o non vi dedichiamo la stessa attenzione che potremmo prestare, ad esempio, al viso o ad un altro punto del nostro corpo.
Rughe e macchie cutanee, in prima istanza, ma anche un eccessivo smagramento, dovuto ad un’importante perdita della massa grassa; le mani invecchiate si presentano raggrinzite e la pelle che le ricopre può mostrare accumuli di pigmento che possono alterare maggiormente la loro presentabilità.
I trattamenti che si possono effettuare per ovviare a tali inestetismi sono molteplici, e molte procedure possono essere associate nella stessa seduta. La Soft Restoration è una nuova tecnica che combina i tradizionali filler a base di acido ialuronico tipo NASHA con delle innovative microcannule flessibili e atraumatiche per i tessuti . Grazie alla Soft Restoration avremo la possibilità di distribuire l’acido ialuronico in maniera uniforme, senza ecchimosi e senza dolore, riempiendo in modo appropriato gli spazi vuoti.
Ma l’ultimissima novità è l’infiltrazione con microcannule atraumatiche di un filler distribuito dalla Merz Aestehtics composto per il 30% da microsfere di idrossiapatite di calcio (CaHA) e per il 70% da una soluzione acquosa di gel. Il prodotto è biocompatibile al 100%, quindi non è necessario effettuare alcun test allergico prima del trattamento. Radiesse® ha un profilo di sicurezza molto elevato. L’idrossiapatite di calcio è stata utilizzata per oltre 20 anni in chirurgia e odontoiatria. La sua sicurezza è stata ampiamente dimostrata attraverso numerosi studi in vitro e in vivo e in alcuni reports retrospettivi, inclusi test standardizzati di biocompatibilità, uno studio su animali della durata di 3 anni e valutazioni tossicologiche. Nell’arco di alcuni mesi, il gel viene degradato dai macrofagi, mentre le particelle di CaHA permangono e intorno ad esse si forma collagene di nuova sintesi. L’induzione della sintesi di collagene da parte di CaHA è stata dimostrata. Con il tempo le particelle di CaHA vengono degradate dall’organismo attraverso i normali processi metabolici. Quindi, Radiesse® è un filler al 100% riassorbibile, ma con una durata mediamente superiore a quella degli altri fillers riassorbibili, cioè dai 12 ai 18 mesi. Il prodotto permette un effetto riempitivo immediato e di lunga durata e induce contemporaneamente la produzione di nuovo collagene. I vantaggi della nuova tecnica di infiltrazione con microcannule sono: trattamento infiltrativo con pochi punti di accesso, bassissimo rischio di ecchimosi, dolorabilità assente e distribuzione uniforme del prodotto.
E per le macchie? Per le macchie cutanee viene utilizzato il laser KTP Q-switched che permette di vaporizzare i granuli di melanina, senza ustionare la cute. Per pochi giorni le macchie diventano più scure. Poi magicamente scompaiono senza lasciare esiti. Successivamente le pazienti dovranno proteggere la pelle con degli schermi solari ad altissimo fattore protettivo e applicare cosmetici schiarenti, per evitare che il problema si possa ripresentare.
Nel caso in cui la mano sia particolarmente scarna, però, la soluzione più recente è chirurgica. Si chiama lipofilling e consiste nell’infiltrazione di piccole quantità di grasso, prelevato dal paziente stesso e preparato secondo la metodica di Coleman, che restituiscono alle mani un aspetto giovanile. Si tratta di un intervento eseguito in anestesia locale. Già dopo qualche giorno la mano si presenta più giovane e tonica.
Alcuni consigli: anzitutto attenzione quando vengono lavate con prodotti aggressivi,  molti saponi schiumogeni infatti, impoveriscono il film idrolipidico. Quindi sì all’igiene, ma è meglio orientarsi su gel o sui cosidetti saponi-non saponi, che detergono ma rispettano il film idrolipidico. Inoltre, durante i lavori domestici, vanno sempre indossati i guanti.
In ultimo non vanno dimenticati i prodotti cosmetici. La pelle del dorso delle mani è esposta all’azione dei raggi ultravioletti. Perciò è importante proteggere la pelle con un prodotto solare, soprattutto in estate. Nei mesi invernali invece, specialmente se non si indossano i guanti, è bene applicare creme nutrienti. Le migliori sono quelle con glicerina, burro di karitè e olio di mandorle, jojoba o argan. Esistono anche prodotti con vitamina A, C ed E che svolgono un effetto schiarente e antiossidante per la cute. Per un trattamento d’urto, se la pelle è davvero provata, dopo avere steso la crema si può indossare un paio di guanti in cotone e tenerli tutta la notte: al mattino l’epidermide sarà morbida ed idratata.
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SMAGLIATURE NO!!!! SMERAGLIA STYLE MONTESARCHIO BENEVENTO

 DOTT.SILVIO SMERAGLIA -

APPROVATO IL FUNZIONAMENTO DEL TRATTAMENTO PERSONALE DEL
 SURGERY SMERAGLIA

MASSIMA GARANZIA E' RISULTATO.

MAI PIU' SMAGLIATURE!!!!!



Per prevenire le smagliature e attenuare quelle già esistenti, occorre mantenere la pelle elastica con i prodotti cosmetici capaci di difendere le fibre di collagene ed elastina.
COSA SONO LE SMAGLIATURE
Le smagliature sono uno degli inestetismi più diffusi tra le donne e possono colpire sia le pigre che le sportive, adolescenti o quarantenni, in sovrappeso o magre.
Le smagliature sono vere e proprie cicatrici che si formano in alcune zone del corpo (le più a rischio sono addome, fianchi, seno, glutei, interno cosce e attaccatura delle braccia), in seguito alla frattura delle fibre di collagene e di elastina. In pratica, si creano dei cedimenti cutanei e sulla pelle appaiono lievi depressioni più o meno sottili che, se all’ inizio sono di colore rosso violaceo, con il passare del tempo assumono una sfumatura biancastra ma non per questo sono meno visibili.
CAUSE DELLE SMAGLIATURE
A provocare la comparsa delle smagliature, sono soprattutto le situazioni in cui la pelle è sottoposta ad una tensione eccessiva: gravidanza, aumento repentino di peso e una crescita improvvisa. In questi casi, il tesuto cutaneo viene tirato al punto da provocare delle lacerazioni del derma. Ma fra le cause delle smagliature ci sono anche le variazioni ormonali tipiche dell’ adolescenza e della menopausa e anche, seppur raramente, glistati di tensione psicofisica: in questo caso lo stress induce le ghiandole surrenali a produrre una maggiore quantità di cortisolo, un ormone che sottrae tonicità alla pelle e che, quindi, fornisce la formazione delle smagliature.

ALIMENTAZIONE E SMAGLIATURE
Come sempre, un validissimo aiuto per la bellezza e il benessere viene dall’ alimentazione. Contro le smagliature è bene inserire nella dieta yogurt, verdura e legumi: contengono vitamine, sali minerali e proteine che stimolano il rinnovamento cellulare e l’ elasticità della pelle. L’ organismo ha anche bisogno di acidi grassi essenziali che conferiscono tono alla pelle, si trovano: nel pesce azzurro (sardine, sgombri, alici) e nell’ olio extravergine di oliva. Tra la frutta infine, non bisogna trascurare agrumi e kiwi, preziose fonti di vitamina C che mantiene compatti i tessuti cutanei.

martedì 23 luglio 2013

la bellezza estetica novita

Le ultime frontiere della chirurgia plastica

Smeraglia style....

Non basta più la genetica, piuttosto generosa con le brasiliane in fatto di lato B. Non sono sufficienti le ore in palestra, per rassodare i muscoli del fondoschiena. A San Paolo e Rio de Janeiro sono in netto aumento le donne che preferiscono ricorrere al bisturi. E le richieste di protesi ai glutei, eseguite con la tecnica del chirurgo di San Paolo del Brasile Raul Gonzalez, cominciano a crescere anche in Europa. Questa è solo una delle curiosità emerse nel corso dell’XI Corso internazionale di Chirurgia plastica e Primo meeting Italo-Brasiliano face & body, ospitato al Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli. 

Organizzato dal dottor Alfredo Borriello, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica all’Ospedale Pellegrini del capoluogo campano, e diretto insieme al maestro dell’addominoplastica Osvaldo Saldanha, l’appuntamento ha riunito per la prima volta un gran numero di specialisti italiani e brasiliani di medicina estetica e chirurgia. Inevitabile il confronto tra i professionisti sul caso sollevato dall’attrice Angelina Jolie, che nei giorni scorsi ha rivelato al New York Times di essersi sottoposta a un intervento di doppia mastectomia a scopo preventivo. «Il clamore mediatico seguito alla rivelazione della Jolie, portatrice del gene BRCA1, che può aumentare i rischi di tumore al seno e alle ovaie, non deve alimentare equivoci – hanno spiegato gli esperti – . È sempre importante valutare con il medico quando e se operare un seno non ancora malato di tumore anche se la paziente lamenta fattori di rischio. Sicuramente, comunque, la chirurgia plastica e ricostruttiva può aiutare la donna che affronti un percorso del genere e che chieda un buon risultato estetico». 

Tra le novità presentate nella tre giorni partenopea, ci sono anche le protesi mammarie in micropoliuretano, considerate oggi le più indicate per una ricostruzione e sostituzioni di impianti, mentre con particolari presidi di silicone si combattono cicatrici e cheloidi. Più capace di aderire ai tessuti, la protesi in micropoliuretano contribuisce a ridurre in maniera considerevole il tasso di contrattura capsulare. Novità arrivano anche sul fronte della lotta ai primi segni d’invecchiamento della pelle. «La tendenza del momento è proprio quella del cosiddetto idro-lift - spiega il dottor Borriello - La tecnica consiste ininfiltrazioni a base di acido ialuronico che, idratando, sollevano i volumi del viso, riempiendo guance scavate e rughe naso labiali. Così è possibile ridisegnare gli zigomi. Una metodica che, se utilizzata su tutto il volto, ha uno splendido effetto lifting naturale che dura per circa un anno». Un effetto ancora più stabile dell’idro-lift si può ottenere con ilmicrolipolifting: il grasso viene prelevato dall’addome dello stesso paziente, trattato con staminali, e usato anche per ridisegnare il viso

E arriva per la prima volta in Italia anche un gel innovativo pensato per il trattamento del contorno occhi, per una correzione naturale e duratura: un filler che può trattare le occhiaie e che non richiama acqua. Si può così riempire il solco che si forma nella delicata area dell’occhiaia senza che si formino gonfiori, perché il gel esercita una bassa pressione sui tessuti. Indicato quindi per il trattamento di inestetismi dovuti all’invecchiamento cutaneo nella zona perioculare,si fa in ambulatorio e richiede dai 10 ai 30 minuti, a seconda del numero di zone interessate. Non è necessaria alcuna anestesia locale, e al termine della seduta si possono riprendere le normali attività


ULTIMISSIMA NOVITA' CONTRO LE SMAGLIATURE UN PROTOCOLLO TUTTO DAL NOME DEL GRANDE MAESTRO DOTT.SILVIO SMERAGLIA

QUESTO E' UN INTERVENTO NON INVASIVO
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martedì 16 luglio 2013

BUGIE ALIMENTARI AL SUPERMARKET.....

le bugie nel carrello...........


Quanto siamo consapevoli dei cibi che acquistiamo, di quello che mettiamo nel carrello quando facciamo la spesa?
La confezione che ho davanti strilla “linea nutriceutica”. “IG < 35 a basso indice glicemico” “con antiossidanti SELENIO e ZINCO”. “Senza zuccheri aggiunti*” “*contiene naturalmente zuccheriderivanti dalla frutta e dal malto d’orzo”. Sembra quasi una confezione di un prodotto da farmacia e invece l’ho comprato in un supermercato. Sono biscotti ripieni ai mirtilli e frutti rossi ma sembra più un integratore alimentare.
Negli ultimi decenni l’industria alimentare ha scoperto che, per differenziare due prodotti identici, basta aggiungere una sostanza che il consumatore ha imparato a identificare come «benefica» e pubblicizzarla sulla confezione. A volte viene strombazzata sull’etichetta anche quando è presente naturalmente nell’alimento. Ecco perché è sempre più comune trovare sugli scaffali cibi che dichiarano di contenere omega 3, fitosteroli, polifenoli, antiossidanti, vitamina D, selenio, ferro e chi più ne ha più ne metta.
La tivù e le riviste ci bombardano ogni giorno con notizie sulla bontà e l’efficacia di una data sostanza contro questa o quella malattia. Non sempre però queste presunte proprietà taumaturgiche sonocomprovate dalla ricerca scientifica. Inoltre, ci si dimentica spesso di specificare la quantitàquotidiana necessaria per ottenere l’effetto sperato. La diffusione di rubriche dedicate alla medicina, al benessere, alla nutrizione, con qualche strizzata d’occhio alla cucina cosiddetta «sana», ha ormai fissato nella mente del consumatore una serie di «impressioni» indelebili. Sappiamo che gliomega 3 sono grassi che, strano a dirsi, non fanno male come gli altri. Anzi, fanno addirittura bene. E come facciamo a saperlo? Abbiamo letto un articolo sulla tal rivista che riportava il caso di quello studio svedese, o forse era giapponese… E poi l’ha detto anche un famoso dietologo in tivù. Ma quanti benedetti milligrammi al giorno di omega 3 dovrei assumere perché svolgano la loro funzione? E qual è esattamente la loro funzione? È difficile rispondere a queste domande senza avere una laurea in medicina. Ed è proprio su questo che gioca l’industria alimentare per differenziare i suoi prodotti. 
Molti sono già convinti che gli omega 3 facciano bene. Non c’è bisogno di perdere altro tempo. Basta scrivere sull’etichetta che il tal prodotto li contiene ed è fatta: è il consumatore ad attribuire loro una serie di virtù positive, senza chiedersi se la quantità sia sufficiente a garantire i benefici sperati. A volte lo è, altre volte no, ma purtroppo è il consumatore che deve prendersi la briga di verificare che cosa c’è dietro l’espressione «omega 3», presentata come una formula magica. Un po’ come il tè verde, che si mette dappertutto, pure nei detersivi, perché la sua sola presenza, anche in tracce del tutto trascurabili dal punto di vista biologico, è in grado di spingere qualche consumatore in più ad acquistare il prodotto.
Certi scaffali del supermercato espongono prodotti con etichette più adatte a un bancone di farmacia che a un negozio di alimentari. Intendiamoci, ciò che mangiamo è importantissimo per mantenere in funzione e in buona salute il nostro corpo, oppure per causarci malattie anche gravi. Con ogni boccone ingeriamo un numero incredibile di sostanze chimiche diverse, in varie quantità. Ciascuna molecola che assumiamo può avere un effetto positivo o negativo sul nostro organismo, a volte contemporaneamente, ed è per questa ragione che gli studi sugli effetti del cibo sulla salute sono così numerosi.
Tuttavia non esiste un singolo cibo miracoloso, anche se addizionato di tutti gli integratori conosciuti, che da solo possa rimettere in funzione il fegato, eliminare il gonfiore o garantire qualsiasi altro effetto pubblicizzato sulla confezione.
Noi consumatori ci dovremmo fidare delle dichiarazioni di un produttore il cui unico scopo è quello di convincerci a comprare la sua merce? Ovviamente no. Ad esempio, per quel che riguarda ilselenio, in Italia, come nel resto d’Europa, non sembrano esserci situazioni endemiche di carenzada selenio. Nel 1989 uno studio pubblicato dall’Istituto superiore di sanità ha rivelato che gli italiani ne assumono a sufficienza attraverso la dieta [A. Stacchini, E. Coni, M. Baldini, E. Beccaloni, S. Caroli, Selenium intake with diet in Italy: a pilot study., Journal of trace elements and electrolytes in health and disease3, 193–8 (1989)].
I ricercatori confermano che i prodotti ittici ne sono particolarmente ricchi, ma anche le uova e lacarne, pur se in misura minore. Così come i broccoli e le cipolle. Se avete una dieta variata e bilanciata non dovreste preoccuparvi di integrare i vostri pasti con del selenio aggiunto.
Insomma, quando un prodotto dichiara, a volte in modo molto indiretto, di possedere proprietàsalutistiche, sarebbe il caso di informarsi prima di sborsare quei soldi in più, pochi o tanti che siano.
Una mattina mentre facevo la spesa ho pensato che il consumatore sa veramente poco di quello che mette nel carrello. Ho quindi deciso di raccontare la storia di alcuni prodotti, di spiegare alcuni trucchi che il marketing sfrutta per venderci vari alimenti, di illustrare in quanti modi siamo influenzati quando spingiamo un carrello e come possiamo difenderci. Sapete che il Kamut è in realtà un marchio registrato e non è “l’antico grano dei faraoni”? Che ci sono prodotti che l’etichetta descrive come a “chimica zero” ma che contengono nitriti (dei conservanti), però “naturali”? Che lo stesso vino fatto degustare in cieco ad assaggiatori viene apprezzato molto di più se si dice che costa 45 dollari la bottiglia e molto di meno se si dice, come è realmente, che costa solo 5 dollari? Che la mozzarella di bufala che acquistiamo potrebbe non essere tutta fatta con il latte di bufala? E che la biodinamica è una agricoltura biologica con in più l’uso obbligatorio di inutili pratiche esoteriche e preparati come i fiori di achillea lasciati fermentare per i mesi invernali nella vescica di un cervo che grazie alle sue corna richiama le forze astrali e le concentra nell’achillea?
Queste e altre storie racconto nel mio ultimo libro: Le bugie nel carrello, edito da Chiarelettere. Parlando di alimenti addizionati con integratori ho scelto, come rappresentante della categoria, le famose “patate al selenio”, quelle che “fanno diventare intelligenti” (come diceva lapubblicità che potete vedere qui). E no, consumare queste patate non vi aiuteranno nel migliorare le prestazioni del vostro sudoku domenicale.
Tornando ai biscotti con zinco e selenio di cui parlavo sopra, ma son buoni? Il commento di mio figlio è stato lapidario: “sanno di cibo per cani”. La lista degli ingredienti non è proprio da gourmet: “oli e grassi vegetali”, “maltitolo”, “fibra di bambù”, “estratto di malto d’orzo”, “zinco gluconato”,”selenito di sodio”. E costano pure un botto. Mangiando regolarmente varie frattaglie (fegatorognone, ecc.) particolarmente ricche di selenio e tanti broccoli e cipolle in quanto a selenio dovrei essere a posto. E non si capisce perché dovrei sostituire dei grassi saturi gustosi (il burro che mangio saltuariamente) con dei grassi di origine ignota, probabilmente altrettanto saturi, ma gastronomicamente scadenti.
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