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domenica 30 giugno 2013

Bellezza: per l’estate sguardo più giovane con il blefaromix

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Soluzioni personalizzate e mini invasive per ringiovanire lo sguardo. «In abbinamento a lipofilling o laser, risultati armoniosi e tempi di recupero ridotti», dice la dottoressa Gilardino.
Togliere la patina di stanchezza accumulata durante l’anno ed affrontare l’estate con un’aria più fresca e giovane. È quanto promette blefaromix, ossia l’insieme delle più moderne tecniche di intervento per avere uno sguardo più giovane con meno complicanze e con tempi di recupero più brevi. Tanto che «alcuni interventi, se opportunamente programmati in questa stagione, permettono anche di non dover rinunciare alle attese vacanze estive», dice Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano, socio Aicpe e Sicpre. La combinazione di queste tecniche, eseguita con approccio sartoriale e personalizzato dal chirurgo plastico, permette di ottenere ottimi risultati. E la buona notizia è che, se si va al mare ad agosto, non è troppo tardi.
Lo sguardo è tra i primi elementi del viso che risente del passare del tempo, ma anche dello stress e delle cattive abitudini di vita come l’eccesso di alcol e il fumo. «È tra i primi a segnare sul nostro volto i segni dell’età e della stanchezza -continua la dottoressa-. Per questo è anche tra le zone di maggiore interesse che vengono indicate ad un chirurgo estetico. Borse e occhiaie sono oggetto di numerose richieste da parte di chi cerca di avere un volto un po’ più giovanile».
La scienza viene oggi incontro alle diverse esigenze. «La blefaroplastica si è differenziata molto negli ultimi anni. Se prima c’era un solo modo per intervenire che comportava anche dei periodi di recupero abbastanza lunghi – vista anche la delicatezza della parte interessata -, oggi esistono diverse tecniche di intervento, nel rispetto della condizione del paziente, ma anche delle diverse esigenze che lo stesso paziente può avere», precisa Gilardino. Per esempio, «nella blefaroplastica superiore, dove solitamente troviamo un problema di cedimento della pelle (ptosi), abbinando un intervento di lipofilling è possibile avere un effetto migliore sull’arcata sopracciliare; effetto che permette di avere uno sguardo più ampio e luminoso».
Nella zona inferiore dell’occhio, quella solitamente interessata da borse e occhiaie, «è possibile intervenire abbinando un intervento di blefaroplastica transcongiuntivale a un trattamento laser è possibile avere tempi di recupero minori, con una notevole riduzione delle complicanze e senza alcuna cicatrice esterna. Quest’ultima è una tecnica di intervento combinata che permette di ridurre molto se non addirittura eliminare le borse: intervenendo oggi, è possibile tra un mese affrontare anche il sole del mare, avendo cura di adottare dei minimi accorgimenti».
Davanti ad una situazione abbastanza compromessa, l’intervento indicato è più impegnativo. «Nei casi in cui il solco sotto la palpebra è profondo, si interviene con una tecnica classica effettuando però un riposizionamento dei tessuti nel punto maggiormente critico per restituire uniformità al volto». Nel complesso, conclude Gilardino, «oggi è possibile intervenire in modo calibrato e mirato. Anche per chi oggi vuole uno sguardo più giovane, senza però rinunciare alle vacanze, in alcuni casi è possibile intervenire. È necessario però darsi un mese di tempo prima di partire per le spiagge».

Belle fuori ma anche dentro


Uno studio dimostra che le donne ritenute piu’ belle e attraenti risultano essere anche meno stressate e potenzialmente piu’ fertili. La spiegazione e’ tutta scientifica: il loro organismo produce una minore quantita’ di cortisolo, ormone collegato allo stress che, a sua volta, puo’ avere un’influenza negativa sulla fertilita’. A rivelarlo e’ uno studio condotto su un campione di donne lettoni da Markus Rantala, dell’Universita’ di Turku in Finlandia, pubblicato sul Royal Society Journal Biology Letters.

”La correlazione che si potrebbe ipotizzare riguardo questo studio sul basso contenuto di cortisolo in donne considerate belle – commenta la presidente dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico Eurodap, Paola Vinciguerra – potrebbe essere determinata dal fatto che una donna bella e’ solitamente piu’ sicura, determinata e quindi la sua qualita di vita piu’ semplice e diretta verso il raggiungimento delle mete. Questa tipologia di vita porta ad essere meno stressate, determinando una minore presenza del cortisolo e di tutta una serie di alterazioni di quelle sostanze come la proteina c reattiva e l’interlukina che sono alla base, nella loro alterazione, dell’abbassamento delle difese immunitarie con possibili effetti negativi anche rispetto alla fertilita”’. Siamo, insomma, rileva l’esperta, dinanzi ad un ”circolo virtuoso dove la bellezza dona serenita’ migliorando il livello di stress, ed il nostro corpo meno stressato migliora il proprio funzionamento”. Ma se la bellezza femminile e’ anche ‘scientificamente’ vantaggiosa, paradossalmente sembrerebbe avere un effetto a rischio sugli uomini: secondo un recente studio, infatti, essere in compagnia di una donna bella potrebbe essere deleterio per la salute degli uomini, nei quali determinerebbe un’aumentata produzione di cortisolo. Secondo la ricerca, condotta da studiosi spagnoli, bastano infatti 5 minuti in compagnia di una bella donna per aumentare nell’uomo il livello di cortisolo, che in eccesso e’ anche collegato a disturbi cardiaci.

Il boom della chirurgia plastica intima



Ringiovanire anche “lì”. La ricerca della perfezione estetica in una donna non riguarda più solo corpo e viso, ma anche le parti intime. Secondo i dati dell’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), si tratta di uno degli ambiti che negli ultimi anni ha avuto una crescita maggiore: solo nel 2012 sono aumentati di quasi il 24% rispetto al 2011, pur rimanendo un intervento di nicchia.

Nel registrare questo trend, Aicpe lancia un monito: «Ricorrere al bisturi per migliorare l’estetica dei genitali è una possibilità che deve essere valutata con moltissima attenzione – dice Giovanni Botti, presidente di Aicpe -. È necessario ponderare bene la possibilità di operarsi; l’intervento non deve essere affrontato con superficialità o solo perché è una “moda”». Importante è rivolgersi solo a chirurghi plastici esperti in questo tipo di interventi, in quanto si tratta di zone molto delicate, che richiedono un’accurata valutazione delle richieste delle pazienti e delle anomalie da correggere. «Ci vuole non solo esperienza, ma anche cautela nella programmazione degli interventi e precisione nei dettagli durante l’esecuzione. Negli ultimi due anni sono purtroppo aumentati i casi di pazienti già sottoposte a interventi che lamentano risultati scadenti, complicazioni e danni spesso difficilmente riparabili» afferma Gianfranco Bernabei, chirurgo plastico consigliere di Aicpe e presidente dell’Associazione Europea di Ringiovanimento e Chirurgia Plastica Estetica Genitale (Arpleg).
Trattandosi di zone intime, viene da chiedersi da dove nasca la necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico. «I motivi principali derivano da una sorta di imbarazzo in alcune situazioni intime o quando si indossano certi tipi di costume da bagno – afferma Botti -. La percezione di ciò che è normale deriva molte volte da quello che è di moda. E la moda oggi sembra richiedere la depilazione totale, situazione che rende più esposto – e visibile – ciò che di solito è nascosto. Depilare in modo totale o quasi le parti intime ha portato a porre attenzione sugli aspetti estetici del pube femminile, quindi a porre alcune richieste ad un chirurgo plastico».
Secondo il presidente di Aicpe però «operarsi solo perché è di moda o per compiacere il partner è del tutto sconsigliato». Spiega Botti: «Di solito alla base ci sono motivazioni psicologiche in alcuni casi accompagnate da un fastidio fisico. I problemi che possono derivare però da un intervento non correttamente eseguito in una zona così delicata sono però reali e anche seri».
Di certo, l’argomento è sempre più di attualità: «Nei mesi scorsi si è svolto negli Stati Uniti il primo simposio internazionale dedicato proprio alle tecniche di ginecologia plastica ed estetica – afferma Bernabei, invitato come chairman al simposio -. Si è discusso non solo di rischi e benefici degli interventi, ma si è insistito molto sull’aspetto etico, sulla validità delle indicazioni e sui risultati ingannevoli di alcune procedure. È stato inoltre riconosciuto il grande contributo fornito dalle tecniche di chirurgia plastica applicate alla chirurgia ginecologica, dando origine ad una forma combinata denominata “ginecologia cosmetica – plastica” e “combo chirurgia”, facendo riferimento alla combinazione di chirurgia plastico-estetica ginecologica con la chirurgia vaginale riparativa e funzionale, che prevede la stretta collaborazione fra ginecologo, chirurgo plastico, proctologo, urologo».
Gli interventi più comuni.
Le richieste riguardano principalmente interventi di labioplastica, ovvero per ridurre le piccole (a volte anche le grandi) labbra; vaginoplastica, per restringere la vagina, e iniezioni di acido ialuronico o grasso per ridare tono a grandi labbra che abbiano perso volume e turgore.
«L’aspetto delle piccole labbra vaginali naturalmente varia da donna a donna – spiega Bernabei -. In molti casi le piccole labbra di grandi dimensioni o asimmetriche sono congenite, in altri i cambiamenti del loro aspetto si manifestano dopo i parti o nel corso degli anni. Alcune donne richiedono un intervento di labioplastica esclusivamente per ragioni estetiche, ritenendo erroneamente che le piccole labbra corte siano un segno di giovinezza, altre lamentano disagi o irritazioni che si possono risolvere riducendo le piccole labbra».
L’intervento più comune tra le pazienti che hanno partorito è la vaginoplastica, il ringiovanimento vaginale che normalmente è richiesto per risolvere i sintomi legati al rilassamento perineale e del canale vaginale posteriore e per migliorare la funzione e l’attività sessuale. Diverse sono le tecniche chirurgiche possibili, tutte con l’obiettivo di stringere l’interno del canale vaginale e modificarne l’apertura.
I ringiovanimenti vulvari hanno lo scopo di migliorare l’aspetto esterno dei genitali femminili per renderli più gradevoli, aumentando l’autostima della donna. Si esegue anche la liposcultura del mons pubis e delle grandi labbra, tramite tecniche di lipoaspirazione e tecniche di innesto di grasso autologo. Richiesta normalmente dalle giovani donne legate alle culture che esigono la verginità della donna (quindi ragioni di tipo sociale o religioso) è invece l’imenoplastica per la ricostruzione dell’imene.
AICPE. L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica, la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto estetico della chirurgia, è nata con l’obiettivo di dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Pur essendo una novità per il nostro Paese, non lo è affatto in molte altre nazioni europee e non, dove esistono da tempo associazioni che raccolgono tutti coloro che si interessano di chirurgia estetica. Ad Aicpe al momento hanno aderito più di 170 chirurghi in tutta Italia, tra cui si annoverano professionisti di fama e docenti universitari. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono a un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. Scopo di Aicpe è tutelare pazienti e chirurghi plastici in diversi modi: disciplinando l’attività professionale sia per l’attività sanitaria sia per le norme etiche di comportamento; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica; elaborando linee guida condivise. Tra gli obiettivi c’è anche l’istituzione di un albo professionale nazionale della categoria.

L’importanza di masticare bene.


La persona media spende appena 23 minuti per mangiare colazione, pranzo e cena secondo una nuova ricerca.

La maggior parte delle persone ha ammesso di spendere 6 minuti per fare colazione, 8 per il pranzo e appena 9 minuti per cena, ma il tempo consigliata per un singolo pasto è di 20 minuti.
L’80% degli intervistati ha dichiarato di sapere che si deve “rallentare” durante i pasti ma i loro stili di vita semplicemente non lo permettono. Oltre la metà ha ammesso di “buttare giù” il pranzo al fine di andare avanti con altri compiti più importanti, mentre un terzo divora il proprio pranzo così in fretta che “a malapena nota il gusto del cibo”.
Un quarto delle persone ha risposto che in realtà preferisce mangiare il proprio pranzo alla scrivania perché da loro l’opportunità di affrontare le questioni urgenti, mentre si ricaricano di energie. Questo potrebbe spiegare perché il 33% preferisce mangiare panini e il 42% dice di non pensare a nulla mentre fa colazione e durante il pranzo in ufficio.
Il lavoro è stato il ​​principale colpevole per il modo rapido in cui la maggior parte delle persone mangia, con una persona su cinque che ammette di saltare frequentemente la colazione o “farla” durante il tragitto per riuscire ad arrivare al lavoro presto.
Mangiare in fretta e non masticare il cibo correttamente, cose che la maggior parte di noi lo fa su base giornaliera, potrebbe spiegare perché così tante persone soffrono di problemi digestivi.
La situazione sta peggiorando a tal punto che il 44% delle persone intervistate sono stranamente pronte a eliminare del tutto alcuni gruppi alimentari per alleviare i loro problemi, piuttosto che semplicemente rallentare e godersi il cibo.
I medici ci spiegano che il tempo speso a mangiare e masticare bene il cibo è incredibilmente importante per la nostra salute digestiva. Il 65% delle persone pensa che ogni boccone debba essere masticato 10 volte o meno, quando in realtà tale dato si aggira tra 20 e 30 volte per una migliore digestione.
Lo studio ha anche riscontrato che in genere solo tre dei 28 pasti in una settimana sono programmati in anticipo. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui quasi un quinto spesso salta i pasti del tutto (perché non hanno preparato niente) e perché tanti “scelgono” i “fast food”.
LE VOGLIE???.....IL CIBO E GLI OBESI

Andate matti per pane bianco e patate? Ecco perché.


Una nuova ricerca, attraverso la scansione del cervello, supporta la nozione che alcune persone hanno una dipendenza da cibo, e alimenti come il pane bianco o le patatecontribuiscono a stimolare la loro voglia di mangiare.

I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica “a tempo reale” per osservare l’attività cerebrale, di 12 uomini obesi, durante le cruciali quattro ore dopo aver mangiato un pasto, un periodo che gli esperti dicono influenza il comportamento alimentare durante il pasto successivo.
Durante tale lasso di tempo sono stati misurati anche i livelli di zucchero nel sangue e la fame dei partecipanti.
Il pasto consisteva di due frappè che avevano le stesse calorie, gusto e dolcezza.L’unica differenza era che un frullato conteneva carboidrati ad alto indice glicemico mentre l’altro a basso indice.
I carboidrati con un indice glicemico alto, che vengono rapidamente trasformati in zuccheri nel sangue, si trovano in alimenti altamente elaborati come il pane bianco e il riso bianco. I Carboidrati a basso indice glicemico invece si trovano in alimenti come i prodotti di grano integrale e le patate dolci.
I ricercatori hanno scoperto che il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico possono causare eccesso di fame e stimolare le aree del cervello coinvolte nella ricompensa e le voglie, le regioni che svolgono anche un ruolo importante nella dipendenza.
Lo studio, che è stato pubblicato nell’American Journal of Clinical Nutrition, potrebbe aiutare le persone col proprio controllo del peso; secondo i ricercatori “limitare i carboidrati con un alto indice glicemico come il pane bianco e le patate potrebbe aiutare le persone obese a ridurre l’appetito e controllare meglio la voglia di mangiare troppo”.
il giorno 08/07/2013 ore 17:00-tufara valle-benevento 
al meeting smeraglia style 
la dottoressa Pina Peda' (DIETOLOGA)
  tematiche:  Come alimentare il nostro corpo e come educare a mangiare migliorando l'estetica .
info:mi.to.style@hotmail.it

LA BELEZZA NELLA BELLEZZA.....

Cristina Chiabotto rifatta: “La chirurgia estetica non va demonizzata”
Torniamo a parlare di chirurgia esteticaCristina Chiabotto, come ben saprete, ha deciso di dare una gonfiatina al suo decolleté, ed a quanto sembra non si sarebbe affatto pentita del suo ritocchino. Come vi abbiamo più volte raccontato, in queste ultime settimane molte star del mondo dellospettacoloda Anna Tatangelo ad Alba Parietti, hanno ammesso di essersi pentite dei propri ritocchini, ma non la bella ex Miss Italia, che in un’intervista rilasciata alla rivista Grazia ha dichiarato: “Assolutamente no. Mi affidai a una équipe medica molto competente e la mia protesi è sicura. Questi interventi – spiega la star – vanno affrontati rivolgendosi alle persone giuste, facendo tutto con attenzione. La chirurgia estetica deve essere una libera scelta, non va demonizzata”.
Detto questo, l’ex conduttrice delle ‘Iene’ torna a parlare della sua innegabile bellezza, grazie alla quale diversi anni fa riuscì ad accaparrarsi la vittoria durante il concorso di Miss Italia.
Ebbene, a quanto sembra la giovane Cristina Chiabotto, una delle più belle ex Miss Italia, non si sentirebbe poi così eccezionalmente bella: “Il mio corpo è stata la mia fortuna più grande, non lo nego, però c’è anche altro. E poi, se devo confessarlo, io non mi sono mai sentita così bella. So che la natura mi ha dato un corpo sano e attraente, però non credo sia la mia più grande qualità”
“Nella vita – conclude la fidanzata del bellissimo attore Fabio Fulco – servono personalità e fascino. Come si dice? Bellezza interiore”.
Voi cosa ne pensate delle dichiarazioni rilasciate dalla bella Cristina Chiabotto ragazzi? E cosa ne pensate della chirurgia estetica.
potete condividere il vostro pensiero mandando una email -mi.to.style@hotmail.it
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SMERAGLIA STYLE VI RINGRAZIA.
EVENTO SMERAGLIA STYLE

IL TUO PERCORSO DI BELLEZZA
Manager organizzatore Antonio Criscuolo

Il meeting si terra’ il giorno 08/07/2013 alle ore 17:00 presso il locale “ I SAPORI” sito in via appia n°84 Tufara Valle Benevento.

TEMI TRATTATI:

-Dott.ssa Pina Peda’dietologa : la nostra bellezza attraverso l’alimentazione

-Dott.ssa Angela Verdino psicologa : come si crea un’ ottima autostima , un ritocco chirurgico migliora la vita;

- Dott.ssa Concetta Battipaglia chirurgo estetico
IL TUO PERCORSO DI BELLEZZA.Cellule staminali ed il trattamanto p.r.p.

Exagon dimostrazione pratica della tricocamera con la collaborazione della scuola F.A.P.A.S. di Angelo Iscaro e della Mary’s school



Il meeting terminerà alle ore 19:00 seguito da un buffet.
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INFO E PRENOTAZIONI:mi.to.style@hotmail.it
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venerdì 28 giugno 2013

CURRICULUM DEL DOTT.SILVIO SMERAGLIAAttenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

Nato a Napoli il 16/12/1962
Laurea con lode in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti, nell'ottobre 1987.
Specializzazione con il massimo dei voti in Chirurgia Plastica ed Estetica presso l'Università Federico II di Napoli.

Per 6 anni ha frequentato le più prestigiose scuole brasiliane e si è perfezionato sotto la guida di illustri professori come: Prof. R.Pontes, Prof. Pitanguì, Prof. Holmsrtrom, Prof. Planas.

Membership:
ASSECE Associazione Europea di Chirurgia Estetica
International Society Hair
Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Società di Chirurgia Estetica Italiana

2005 : XV Corso internazionale di aggiornamento in chirurgica estetica sCei Società di chirurgia estetica italiana - Milano

2005 : Corso internazionale “La rinoplastica strutturale: una nuova filosofia” Fondazione G.Sanvenero Roselli  per lo studio e lo sviluppo della chirurgia plastica - Milano 

2006 :  IV Corso internazionale di chirurgia plastica AGIN FACE “le nuove frontiere del ringiovanimento facciale” Coordinamento Scientifico Ospedale Pellegrini - Napoli

2006 : XI Congresso Nazionale di chirurgia ambulatoriale “Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale” Capri

2006 :  55° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica -  Rimini  /  XI Congresso Nazionale di chirurgia ambulatoriale “Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale”

2006 : Master Course of Facial Rejuvenation Surgery ASSECE – Salsomaggiore Terme 

2007 : V Corso internazionale di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica RINOPLASTY  alla ricerca dell’eccellenza ASL NA 1 P.O. PELLEGRINI - Napoli

2007 :  XXII annual meeting ISHR Società Italiana per la cura e la chirurgia della calvizie - Milano

2008 : 57° Congresso Nazionale della Società Italianan di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica “ Università Federico II° di Napoli” 

2008 : Hair restoration live video Surgery Workshop “Istituto dermatologico dell’immacolata”- Roma

2008 : What is new in Aesthetic Surgery “ ASSECE European Association of Aesthetic Surgery” – Milano 

2009 : VII Corso Internazionale di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica “U.O.S.D. Chirurgia Plastica Opsedale Pellegrini – Napoli  

2010 : VIII Corso Internazionale di chirurgia plastica “ Cattedra di Chirurgia Plastica Seconda Università di Napoli SUN - Napoli

2010 : 2^ edizione “ Donna e Sport – aspetti scientifici e sociali” Federazione Medico Sportiva Italiana” Napoli

2010 : XIII Congresso Internazionale ISHR Società Italiana per la cura e la Chirurgia della Calvizie – Capri  

2010 : Chirurgia Plastica-Estetica Avanzata dell’Area Cervico-Facciale “Villa Bella” Lago di Garda 

2010 : VIII Cprso Internazionale di chirurgia plastica Body Contouring – Up to Date –  

2011 : V Congresso Regionale ADI Regione Campania Alimentazione e ambiente tra cultura e stili di vita “Consorzio  

2012 :  ISMESS Istituto Mediterraneo Scienze Sanitarie - Napoli

2012 :  ISPAS Postgraduate Course Advances in Facial Rejuvenation “ISAPS Education Council – Como

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IL FUTURO..... LO STIAMO CREANDO?...DA DICEMBRE 2012

I trapianti con cellule staminali "rivoluzioneranno la medicina nei prossimi 10 anni. Ma i politici non credono nella ricerca scientifica biomedica, considerandola un atto edonistico per pochi eletti anziche' un investimento sul futuro della societa'". Lo sottolinea Carlo Umberto Casciani, uno dei pionieri italiani dei trapianti nonche' commissario straordinario dell'Agenzia regionale trapianti Lazio, alla presentazione oggi a Roma del Quarto Convegno internazionale di chirurgia rigenerativa, in programma dal 13 al 15 dicembre.
"Occhio a non perdere tempo", ammonisce l'esperto. E a non perdere ricercatori. "Gia' oggi 3 mila giovani italiani lavorano nei laboratori americani, tutti cervelli che abbiamo formato noi". "Il fatto e' che ancora si pensa che tagliare i fondi alle universita' stimoli la creativita' - evidenzia il genetista Giuseppe Novelli, membro dell'Anvur, Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca - ma questo non e' vero. Vero e', invece, che i soldi sono pochi, ma in India stano investendo miliardi di dollari in staminali. Inoltre, un altro problema italiano e' che nessuna delle molte pubblicazioni scientifiche di alto livello e made in Italy da noi diventa prodotto, un farmaco o una terapia. Una mancanza da colmare". Anche perche' i riflessi di questi studi possono fare la differenza, anche nella pratica.
"Le cellule staminali stanno cambiando i meccanismi di sperimentazione per la messa a punto di nuovi farmaci, in particolare per i test di tossicita'. E questo gia' nei prossimi mesi", aggiunge Novelli. "Il futuro della medicina e' nelle cellule staminali e la ricerca va sostenuta", chiosa Domenico Di Virgilio (Pdl) della Commissione Affari sociali della Camera.
CURIOSITA' E STATISTICHE.



Gli italiani si sono accorti che il contesto della chirurgia estetica è cambiato: non c’è più solo il chirurgo plastico, ma anche serie organizzazioni specializzate in Cosmetic Surgery, lo dice il 61% delle donne italiane e il 54% degli uomini. Finalmente, un’alternativa per poter scegliere il chirurgo estetico di cui fidarsi. Nella chirurgia estetica, contano:
  • PROFESSIONALITA’ (87%)
  • ESPERIENZA (79%)
  • AGGIORNAMENTO (41%).
L’organizzazione di Cosmetic Surgery deve essere professionale (78%) e specializzata (76%).
La scelta del chirurgo plastico giusto – ecco perché sono nate le organizzazioni di Cosmetic Surgery a supporto del consumatore – rimane difficile: l’86% degli italiani dice che nella chirurgia estetica c’è disinformazione.


ANDAMENTO DELLA CHIRURGIA ESTETICA IN ITALIA - 2012

La rilevazione 2012 conferma l’atteggiamento positivo di entrambi i target, donne e uomini, nei confronti della chirurgia estetica. Ancor più valido sul target uomini che migliorano di+9% il proprio atteggiamento rispetto il 2011 e pensano sempre più al primo intervento chirurgico.

Il giudizio sulla chirurgia estetica delle donne italiane è sempre più positivo:
  • solo il 4% delle donne italiane si dichiara contrario alla chirurgia estetica
Gli uomini intervistati hanno dati comparabili:
  • solo il 4% degli uomini italiani si dichiara contrario alla moderna chirurgia estetica.
  • La propensione ad effettuare un intervento di chirurgia estetica delle donne italiane è in forte crescita.

Perché gli italiani non vanno dal chirurgo estetico?
  • le donne non vanno dal chirurgo plastico per il loro intervento di chirurgia estetica perché ritengono gli interventi di chirurgia plastica troppo costosi (39%), ma sono anche preoccupate dalle notizie sentite alla tv (16%)

L’interesse della donna per la chirurgia estetica del seno si polarizza su
L’interesse della donna per la medicina e chirurgia estetica del corpo si polarizza su
L’interesse della donna per la medicina e chirurgia estetica del viso si polarizza su


ANDAMENTO DELLA CHIRURGIA ESTETICA DEL SENO - 2012

L’interesse per la mastoplastica additiva risulta in crescita per le donne oltre i 35 anni. La minore soddisfazione per il proprio seno si registra nelle donne tra i 35 e i 44 anni, con un forte calo rispetto al 2010. 

Continua crescita delle donne italiane che pensano di ritoccarsi il seno con la mastoplastica o lamastopessi dal 37 al 38%:
  • il 42% delle donne italiane tra i 35 e i 44 anni pensa ad un intervento di chirurgia estetica del seno
  • il 40% delle donne italiane tra i 25 e i 34 anni pensa ad un intervento di chirurgia estetica del seno
  • solo il 32% delle donne italiane oltre i 45 anni pensa ad un intervento di chirurgia estetica del seno, ma in forte crescita rispetto al 27% della precedente rilevazione.
Raddoppiamo gli uomini favorevoli alla chirurgia estetica del seno. Solo un 4% è contrario!
67% degli uomini italiani favorevoli al seno rifatto contro il 52% rilevato nel 2010.
Il 56% degli uomini (contro il 50% del 2011) dichiara che è difficile riconoscere un seno rifatto da un seno non ritoccato, grazie alle moderne tecniche di mastoplastica additiva ed alle protesi seno di quinta generazione.
1 uomo su 2 dichiara che un seno ritoccato dal chirurgo plastico, se fatto bene, non si vede.
1 uomo su 2 (52%) dichiara che un seno rifatto, con le moderne protesi, non si sente.

Il seno ideale, nature o regalato dalla perizia del chirurgo plastico, deve essere
  • SODO (73%)
  • PIENO (39%)
  • ALTO (25%).
Raddoppia nell’uomo la predilezione per il seno prosperoso.
La forma del seno è quindi il nuovo must della moderna chirurgia estetica, al primo posto dei desideri per le donne.
La misura ideale del seno è sempre la terza (65%), anche se guadagna posizioni la quarta (che rimane preferita dal 23% degli uomini).
Le donne che si rivolgono ad un chirurgo plastico per la mastoplastica additiva temono:
  • la consistenza artificiale al tatto (48%) – problema risolto dalle nuove protesi di quinta generazione per la mastoplastica
  • troppa differenza fra il prima ed il dopo (38%) – da risolversi con un colloquio attento con il chirurgo plastico
SOSTANZE INIETTABILI :SMERAGLIA STYLE



Nel corso dell'invecchiamento, la nostra faccia comincia a mostrare l'effetto della gravità, dell'esposizione al sole e dei movimenti dei muscoli del viso (nell'atto del sorridere, masticare, etc.) Quando i tessuti profondi tendono a rilassarsi si creano rughe di espressione, piccoli solchi come le "zampe di gallina" proprio nelle aree dove tali movimenti si manifestano. Tali rughe di espressione possono essere trattate con dei fillers. I fillers sono sostanze iniettabili, come l’acido ialuronico, la calcioidrossiapatite, il collagene che aiutano a riempire temporaneamente o a dare supporto ai tessuti molli migliorandone l'aspetto estetico e dando al viso un look più giovane. I fillers possono essere utilizzati anche per dare maggiore carnosità alle labbra o come riempimento delle guance. Si utilizzano come metodica a sè stante o insieme a trattamenti botox, laser, face lifting, etc.

Possibilità di impiego

L'utilizzo primario dei fillers è il trattamento delle sottili rughe di espressione del viso, di depressioni per piccole cicatrici, di ripristino del contorno delle labbra per aumentarne il profilo e la carnosità rendendole maggiormente sensuali. I fillers non sono però sufficienti per le rughe più profonde del viso, come ad esempio quelle verticali del labbro superiore, dove maggiormente efficace può essere la dermoabrasione, il peeling chimico o il resurfacing con il laser. Non bisogna dimenticare che lo Specialista esperto e qualificato in Chirurgia Plastica può offrire i migliori trattamenti con le tecniche più avanzate e che ogni paziente presenta delle problematiche assolutamente individuali e quindi caso per caso si dovrà decidere quali sono quei trattamenti che potranno garantire i migliori risultati esetici.

Cosa aspettarsi dal trattamento

La cosa più importante da ricordare circa il materiale iniettabile è che i risultati non sono permanenti. Le sostanze vengono metabolizzate e digerite dall'organismo, non bisogna quindi aspettarsi dei risultati stabili nel tempo come quelli della chirurgia estetica. Il tempo di riassorbimento è individuale e può andare da poche settimane a molti mesi. Studi biologici a tale proposito, pur senza aver dato una risposta precisa e definitiva, portano a credere che vari fattori quali l'età, la qualità della cute, il background genetico, il tipo di vita condotto e la sede di impianto condizionino il tempo di metabolizzazione.

Rischi del trattamento

Se il trattamento è effettuato da un Chirurgo Plastico esperto e qualificato, le complicanze sono molto rare e solitamente minori. Tra le più comuni abbiamo la formazione di lividi e noduli palpabili. Raramente si può avere iperpigmentazione o eritema, entrambi comunque transitori.

Il trattamento

Il trattamento viene eseguito ambulatorialmente e consiste in alcune iniezioni, utilizzando un ago molto sottile, e dura 15-20 minuti, senza necessità di anestesia locale. Il paziente può riprendere immediatamente tutte le sue normali attività, ovviamente seguendo alcune semplici indicazioni che fornirà il proprio medico.

Effetti e risultati del botulino

I filler vengono iniettati generalmente senza provvedere ad alcun tipo di anestesia. Tuttavia nei soggetti più sensibili si può utilizzare una crema anestetica per desensibilizzare l'area da trattare. La procedura è praticata mediante l'infiltrazione con un ago molto sottile del materiale lungo la ruga da riempire. Nell'immediato post-trattamento compare un lieve rossore che persiste per alcune ore.

il botulino-in realta' e'...... le giuste informazioni


Il Botox™ è un semplice e veloce trattamento ambulatoriale che consente di curare le rughe di espressione della parte superiore del volto. Queste rughe sono provocate dalla continua contrazione dei muscoli responsabili della mimica facciale (aggrottare o sollevare le sopracciglia, strizzare gli occhi, arricciare il naso, ecc. ). Anno dopo anno, a seguito del continuo esercizio dei muscoli mimici, sulla pelle si formano dei solchi o delle rughe, dette appunto di espressione. Sono questi i primi segnali visibili dell’invecchiamento cutaneo.

Cos'è il Botulino

Il botulino è una sostanza prodotta dal batterio Clostridium Botulinum. La FDA, l’Agenzia Americana per il Farmaco, ne ha approvato l’uso per finalità mediche nel 1989. Da allora è stata diffusamente usata in oculistica per curare lo strabismo, in fisiatria per curare le sindromi spastiche e, in chirurgia plastica per la terapia dell’iperidrosi (sudorazione eccessiva) di ascelle, mani e piedi. Dal 2002 ne è stato autorizzato l’uso in estetica.
Negli ultimi anni sono sempre più richiesti, in medicina estetica, i trattamenti con il botulino (nomi commerciali Vistabex™, Bocouture™, Azzalure™), Il botulino viene iniettato nei muscoli e provoca il blocco dell'acetilcolina che è la sostanza che viene rilasciata dai nervi per trasmettere al muscolo lo stimolo per la contrazione. L’iniezione del botulino provoca quindi la riduzione della motilità dei muscoli. Ne consegue un minor stress per la pelle, le rughe d'espressione si riducono notevolmente, ottenendo quindi un aspetto più giovanile e rilassato. Il Botox sta riscuotendo un successo esponenziale nel mondo grazie alla sua efficacia, ottenuta peraltro mediante un trattamento rapido, praticamente indolore, e senza segni immediati. E’ la procedura estetica più diffusa negli Stati Uniti con 4milioni e 600mila trattamenti nel 2007 (dati ufficiali American Society of Plastic Surgeons™).
L’effetto è temporaneo e dura 4-6 mesi e si può ripetere tutte le volte che si vuole.

Cosa si tratta con il Botulino

 Il Botox non è un riempitivo (filler)! Non si impiega per aumentare il volume delle labbra, né degli zigomi o per correggere le rughe della bocca.
Le principali indicazioni terapeutiche per le iniezioni con il botulino in medicina estetica sono:
  • rughe orizzontali della fronte
  • rughe tra le sopracciglia (solchi glabellari)
  • rughe del contorno occhi o “zampe di gallina”
  • abbassamento del sopraciglio
  • iperidrosi, ovvero eccessiva sudorazione di mani, ascelle, piedi.

Prima del trattamento

Il medico, prima del trattamento, deve valutare se esiste una valida indicazione terapeutica per l’utilizzo del botulino, e verificare che non vi siano incompatibilità o controindicazioni all’uso del prodotto.

Il trattamento

Il trattamento viene eseguito ambulatorialmente e consiste in alcune iniezioni, utilizzando un ago molto sottile, e dura 15-20 minuti, senza necessità di anestesia locale. Il paziente può riprendere immediatamente tutte le sue normali attività, ovviamente seguendo alcune semplici indicazioni che fornirà il proprio medico.

Effetti e risultati del botulino

Gli effetti del trattamento iniziano a comparire dopo 2-4 giorni e raggiungono la loro piena efficacia già dopo14 giorni. La durata è di circa 4-6 mesi ed il trattamento può essere ripetuto. Effetti collaterali e controindicazioni.
Se il trattamento è effettuato da un Chirurgo Plastico esperto e qualificato, le complicanze sono molto rare e solitamente minori. Occasionalmente possono comparire gonfiori e piccoli ematomi in sede di iniezione, che però si risolvono nel giro di qualche giorno. Talvolta possono comparire asimmetrie della posizione delle sopracciglia che possono essere corrette con un ritocco con lo stesso farmaco.
Occasionalmente può comparire un leggero dolore localizzato e mal di testa. L’uso del botulino è sconsigliato in presenza di problemi neuromuscolari.

MEETING SMERAGLIA & DOTT.SSA CONCETTA BATTIPAGLIA

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L'intervento più diffuso per risolvere la calvizie, permette di ripristinare la chioma perduta ridistribuendo i propri capelli sul capo. Consiste nel trasportare chirurgicamente i capelli dalle zone del capo in cui crescono vigorosi e destinati a non cadere, perché geneticamente refrattari all'enzima 5-alfa reduttasi, a quelle ormai calve. Si prelevano bulbi dalla zona occipitale e s’impiantano nelle aree calve, dove i capelli cresceranno per sempre poiché "capelli eterni", geneticamente immuni dalla calvizie (basti pensare alla corona di capelli che imbianca ma non cade mai). L'utilizzo di materiale autogeno (i capelli appartengono al soggetto), esclude ogni possibilità di rigetto. 






L'ampiezza dell'area da trattare: 
Non tutti i pazienti possono avere lo stesso obiettivo, per alcuni un infoltimento, per altri una copertura completa dell'area di calvizie, per altri ancora un ripristino della regione anteriore.
L'ampiezza dell'area da trattare va considerata unitamente al piano operatorio, al numero di interventi, alla densità del sito donatore, ai desideri e all'età del paziente.
Il prelievo 
Il prelievo consiste nell'asportazione di una losanga di cuoio capelluto dalla regione occipitale, i cui bulbi saranno miniaturizzati grazie al lavoro di infermiere specializzate.
La densità di capelli in regione occipitale può variare da individuo a individuo; in genere è compresa tra 65 e 85 Unità Follicolari per cm²: 
Il post-operatorio 
Nel periodo post-operatorio, al paziente viene prescritta una semplice terapia al fine di prevenire il rischio di infezione, leggeri mal di testa o gonfiori nella regione frontale, I piccoli segni dell'intervento, scompaiono nell'arco di una-due settimane.
Cosa si vede dopo l'intervento?
Oggi la maggioranza dei pazienti diradati può tranquillamente riprendere il lavoro senza che nessuno si accorga dell'intervento eseguito. Ad occhio nudo è praticamente impossibile notare i segni dell'intervento anche a distanza di poche ore.
Dopo circa tre mesi cominceranno a ricrescere i capelli, i tuoi, per sempre. 

IL GIORNO  8 LUGLIO PRESSO IL LOCALE I SAPORI-SITO IN TUFARA VALLE (MONTESARCHIO-BN)CI SARA' IL PRIMO MEETING SUL "PERCORSO DI BELEZZA"(ORE-17:00)
INTERVERANNO:LA DOTT.SSA-A.VERDINO-DOTT.SSA-P.PEDA' E LA DOTT.SSA C.BATTIPAGLIA.
SARANNO TRATTATI I SEGUENTI TEMI:
COME CREARE UN OTTIMA AUTOSTIMA;
ALIMENTAZIONE E BELEZZA;
LE NUOVE FRONTIERE DELLA CELLULA STAMINALE(P.R.P.) ED IL TRAPIANTO
INTERVERRA' L'AZIENDA EXAGON CON UNA DIMOSTRAZIONE PRATICA SUL USO DELLA TRICOCAMERA
OSPITI D'ONORE IL DOTT. SILVIO SMERAGLIA
TESTIMONIAL: SCUOLA DI FORMAZIONE-FAPAS E MARY SCHOOL
MANAGER-A.CRISCUOLO
ADVISOR-ANNE'
PARTENER.A.PELLEGRINO
RINFRESCO OFFERTO DAL ISTITUTO SURGERY SMERAGLIA.